LA NOSTRA STORIA

La storia della società Circolo schermistico inizia nel 1926 e questo fa, del Circolo Schermistico Sassarese, la più antica società di scherma sarda.

Nasce sotto l’egida del maestro Montixi, un maestro proveniente dalle scuole militari.

Infatti la scherma era uno sport di derivazione militare e accoglieva al suo interno i rampolli della borghesia cittadina, maschi e provenienti o avviati alla carriera militare.

L’attività della società si svolgeva, ai primi tempi, in una sala collocata sopra quello che è attualmente il cinema Moderno in viale Umberto a Sassari.

Il sopraggiungere della seconda guerra mondiale frena l’attività , che viene ripresa dopo  la guerra.

Dopo questo triste periodo, siamo nel primo dopoguerra, si riprende l’attività, che come detto raccoglieva soprattutto uomini, con la specialità prevalente sciabola, e sempre di diretta provenienza militare.

Trascorso il periodo della ricostruzione post bellico, la scherma vede un’apertura anche alla componente femminile, ma tale presenza risulta totalmente elitaria ed assolutamente sporadica.

Con l’arrivo a Sassari del maestro Marco Mineo, anch’egli proveniente da una scuola militare, la scherma decolla e registra un’apertura anche a persone sempre appartenenti alla buona borghesia cittadina, ma includenti anche nuove stratificazioni sociali.

Per sfatare lo stereotipo di sport elitario bisognerà aspettare almeno gli anni ’60.

Sempre sotto la guida del maestro Mineo si registrano le partecipazioni degli atleti sassaresi ad alcune competizioni nazionali.

Di prestigio la vittoria di Valentino Blasina ai campionati nazionali universitari.

L’attività in questo periodo si svolge nei locali di Via Principessa Iolanda e vede un incremento delle iscrizioni, grazie anche alla politica federale inaugurata da Renzo Nostini che dà vita al Gran Premio Giovanissimi.

Questa manifestazione, che ancora oggi è la porta di accesso per le fulgide carriera dei futuri schermidori che calcano le pedane di tutto il mondo, avvia una politica di abbattimento dello stereotipo della scherma come sport per militari ed ex militari.

Importantissima l’apertura verso le donne che registrano in campo mondiale le vittorie della torinese Antonella Ragno, Consolata Collino, ecc.

Anche la scherma sassarese segue questo trend.

Nel frattempo diventano epiche le sfide tra Sassari e Cagliari.

Infatti già nel 1956 a Cagliari nasce la società del Kus Cagliari sotto la guida del maestro Francesco Pala, che fino al 2013 , ormai ultra novantenne impartiva ancore lezioni di scherma ai giovani atleti cagliaritani.

Purtroppo nel 1973 la sala del Circolo Schermistico Sassarese subisce un danno irreparabile che ne minerà profondamente il futuro.

Una terribile alluvione abbatterà un muro e l’intera palestra verrà invasa da più di due metri d’acqua.

Tale evento distruggerà la memoria, l’archivio e le attrezzature, creando uno sconforto totale.

Solo la forza e l’attaccamento ai colori sociali permetterà una lenta rinascita della Società sempre sotto la guida del maestro Mineo e di due nuovi maestri, Roberto Piazza e Gianfranco Masia.

In questo periodo, con l’ausilio dell’allora Amministrazione Provinciale che riconosceva l’importanza storica di questa Ssocietà per il profilo cittadino, riprende nei locali della ex caserma dei Carabinieri all’archivolto del Carmine .

Purtroppo alcuni anni bui di una gestione non troppo accorta e la riqualificazione dei locali, trasformati in pinacoteca, vedono l’interrompersi dell’attività .

Nel frattempo la scherma a Sassari si trasferisce nella sezione del Cus Sassari ed in questo periodo la sala passa sotto la direzione del Maestro Masia .

Il 19 giugno 2014, grazie alla forte volontà di alcuni ex atleti del Circolo Schermistico Sassarese, e dopo un periodo di stasi, rinasce il Circolo Schermistico Sassarese come A.S.D. che con la nuova dirigenza e grazie all’impegno di atleti e genitori, varca più volte il mare per partecipare a molte gare nazionali ed internazionali.